Un multitasking bellissimo che non farò mai più
Parliamo di tempo senza regole, viaggiatori e Gioconde
Ciao!
probabilmente se leggi questa newsletter è perché sei tra i simpatici (ma pochi) iscritti di Creative Notes And e hai notato che c’è qualcosa di diverso dal solito. Ebbene sì, avevo annunciato un nuovo stile di newsletter mensile più ricca di spunti ed eccola qui!
Ma da tempo stavo anche pensando ad un nuovo nome, in grado di rispecchiare meglio il progetto che ho sempre avuto in mente.
Non ci sono state votazioni, men che meno survey accattivanti di marketing per sceglierlo. Magari “La Commedia Umana” per una newsletter fa rabbrividire tutti (spero di no! 🫣) ma penso racchiuda un po’ il senso di quello che cerco di fare una volta al mese parlando di cultura e spettacolo, tratteggiando l’umanità attraverso il riflesso di libri, film e canzoni.
E soprattutto rendendo omaggio a quel genio di Honorè De Balzac. Racconterò molto male rispetto a lui ma questa è una newsletter imperfetta, si sa!
Fatte le dovute spiegazioni, questo mese parleremo di:
2 libri sul tempo e su come dargli il giusto significato, senza parlare neanche una volta della regola del pomodoro 🍅
La leggenda thailandese del Buddha D’oro
Cosa vuol dire davvero viaggiare secondo Gianluca Gotto e Paolo Crepet
Un film, un podcast e una canzone da non perdere
Come dare valore alle 4000 settimane?
Settembre è il mese della ripresa di attività frenetiche e non so te, ma io sto arrivando a fine mese abbastanza affaticata. Sempre tutto di corsa e con quella sensazione di essere in bilico tra ciò che avevo rimandato a prima dell’estate e quello che bisogna chiudere entro fine anno.
Ecco. C’è un solo modo per superare tutta questa ansia. Non è la tecnica del pomodoro e non è neanche organizzare l’agenda a slot orari.
Si tratta di fermarsi, respirare e rivolgersi una semplice domanda: perché?
E c’è un libro che ti dice con molta grazia di lasciar perdere qualunque velleità di domare il tempo con tecniche stressanti e semplicemente fermarti a riflettere.
Sapete cosa sono le 4000 settimane citate vero? Questa è la durata media della vita di una persona oggi. E il libro di Oliver Burkeman te lo ricorda già dal titolo.
Il giornalista inglese ci racconta la sua odissea nel barcamenarsi tra regole di efficienza, produttività, multitasking (che brutta parola…) fino a sedersi disperato su una panchina e capire semplicemente che no, non lo avrebbe mai davvero domato.
Time may change me, but I can’t trace time.
David Bowie
Così cantava il Duca Bianco in “Changes”, ed effettivamente è una battaglia impari. Allo stesso tempo quando Oliver ha realizzato che era destinato a fallire ha preso coraggio e si è sentito sollevato. La colpa non era sua! Non possiamo gestire tutto quello che siamo chiamati a fare come se fossimo sempre dei robot efficienti ma possiamo rimboccarci le maniche e fare del nostro meglio. Non potremo mai organizzare tutta la nostra vita al dettaglio, come una noiosa lista di to-do da spuntare ma possiamo impegnarci per fare una cosa importante, capendo cosa conta per noi e scegliere nel modo più saggio cosa non vogliamo fare. Ed essere in pace con quella scelta.
E questo dare valore al tempo si riconnette anche al libro che ho volutamente letto subito dopo (in libreria da un sacco perché straconsigliato da molti) che è “Una cosa sola” di Gary Keller.
Come il titolo fa già capire, dobbiamo dire addio alla smania dello strafare e interiorizzare che potremo essere davvero efficienti su una cosa sola. Sì, solo una. E dobbiamo sceglierla bene, in modo che possa essere quella che ci può guidare sul sentiero della nostra crescita da tutti i punti di vista.
Si parla in questo caso di “Disciplina selettiva” ossia scegliere su cosa vale la pena essere davvero disciplinati sapendo che la nostra forza di volontà è sempre destinata ad essere molto labile.
Nel libro Keller fa l’esempio del nuotatore Michael Phelps che da piccolo era una frana a scuola e gli insegnanti dicevano che non avrebbe mai combinato nulla di buono a causa della sua mancanza di concentrazione.
Poi ha scoperto il nuoto e da lì ha iniziato ad allenarsi ogni giorno. Ogni singolo giorno, per ore. Non si era solo semplificato il tempo scegliendo quell’unica cosa in cui valeva la pena impegnarsi con tutta la disciplina che poteva avere a disposizione, ma ha costruito la strada per cambiare vita.
Il libro del prossimo mese sarà un romanzo e se vuoi leggere la prossima newsletter, puoi iscriverti qui sotto!
La leggenda del Buddha d’oro
Il viaggio in Thailandia è stato per me qualcosa di davvero speciale, perché è stata la prima volta che sono andata in Oriente. Ho conosciuto persone speciali, imparato tantissimo sul Buddhismo da una guida thailandese super brava e soprattutto ho visitato dei templi meravigliosi.
Qui sono in un chinese-fast-food nella Chinatown di Bangkok, tra birretta, ravioli e cellulare su cui guardavo le foto scattate.
Tra le storie più belle che la guida ha condiviso con noi, c’è quella del Buddha d’oro. Una leggenda che racconta un fatto realmente accaduto di un monaco che decide di dedicare un tempio ad una grande ma umile statua di terracotta e scopre per puro caso che ricopriva un magnifico Buddha d’oro.
La statua preziosa era stata camuffata per essere protetta dagli attacchi durante le invasioni birmane ma era rimasta così, dimenticata per tutto quel tempo. Una bella metafora su tante cose direi. Per leggerla tutta, ne ho scritto sul blog.
Paolo Crepet incontra Gianluca Gotto
A proposito di viaggi, Mondadori ha pubblicato una bellissima chiacchierata zen tra i due scrittori. Una messa a confronto di ispirazioni, background e generazioni diverse.
La consiglio perché si parla di cosa voglia dire essere viaggiatori, cosa ChatGPT ci sta togliendo e soprattutto del tempo che sfugge (ancora!) e delle scimmie che piangono per salutare il sole che tramonta.
Emerge anche un bellissimo ritratto di Tiziano Terzani. Sotto il video!
A Family Affair, Gioconde e un mini Finneas
Stavo inizialmente pensando di dedicare questo spazio di nuovo ad Emily in Paris, secondo me una delle migliori serie tv leggere degli ultimi tempi (vorrei tanto essere a quel tavolo di sceneggiatura, non lo nego!).
Però non voglio ripetermi e quindi voglio suggerire la visione di “A family affair”. La strana coppia Zac Efron e Nicole Kidman dà vita ad una miscela comica davvero esplosiva. Un film che diverte ed emoziona, riprendendo quei tipici tratti delle commedie d’amore di successo che ultimamente si sono un po’ perse per strada.
Sempre sul tema risate, “Gioconde” è uno degli esperimenti di podcast più interessanti del momento. Mettete allo stesso tavolo una comica romana, Michela Giraud, con la sua migliore amica dell’università nonché storica dell’arte Maria Onori a chiacchierare di Michelangelo, Goya e Nike di Samotracia. Tra ospiti illustri, gag e insight interessanti. Da sentire (o vedere su YouTube!).
Infine, la musica! Era da un po’ che non parlavo di quello che secondo me è il produttore più bravo degli ultimi anni, vuoi per sperimentazione vuoi per gusto: Finneas. Il fratello di Billie Eilish ha rilasciato un nuovo singolo che preannuncia anche un nuovo tour americano (ahimè, sempre così lontano).
“Cleats” è il perfetto connubio tra indie e sound anni' ‘90 di cui c’è bisogno in mezzo a rapper e trapper. E il video con il mini Finneas che si aggira in una cameretta tra iPod e rollerblades è molto tenero.
Alla prossima newsletter!
Stefania